Uncategorized – Fun-Ize https://www.funize.com Scuola di giornalismo Mon, 24 Jan 2022 07:58:27 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.3 https://www.funize.com/wp-content/uploads/2021/03/cropped-LogoMakr-9A2DY7-32x32.png Uncategorized – Fun-Ize https://www.funize.com 32 32 Cos’è il giornalismo e quali funzioni svolge https://www.funize.com/cose-il-giornalismo-e-quali-funzioni-svolge/ https://www.funize.com/cose-il-giornalismo-e-quali-funzioni-svolge/#respond Mon, 24 Jan 2022 07:56:30 +0000 https://www.funize.com/?p=182 Il giornalismo è il lavoro di raccolta ed elaborazione di informazioni, nonché di trasmetterle attraverso i media (Internet, periodici, televisione). L’istituzione sociale del giornalismo è…

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Il giornalismo è il lavoro di raccolta ed elaborazione di informazioni, nonché di trasmetterle attraverso i media (Internet, periodici, televisione).

L’istituzione sociale del giornalismo è una forma stabile e storicamente consolidata di organizzazione di attività congiunte di persone, regolate da norme, regole e tradizioni, volte a soddisfare i bisogni fondamentali di informazione del pubblico. Forse oggi il giornalismo è una delle istituzioni sociali più massicce, che ha un impatto incredibile sulla vita delle persone. Il giornalismo aiuta a risolvere una serie di importanti questioni sociali. Ciò determina in gran parte la sua posizione così importante nel mondo moderno. Il giornalismo non solo è attivamente coinvolto nella vita pubblica, ma ha anche un impatto significativo, anche attraverso i media.

Quando si tratta delle funzioni del giornalismo, il più delle volte significano quanto segue.

Comunicativo. Non solo un giornalista, ma anche la società ha bisogno di interazione informativa. Il contatto deve essere stabilito. Il pubblico preferisce i fatti e il giornalista è obbligato a soddisfare questo desiderio, lasciando il suo atteggiamento nei confronti degli eventi dietro le quinte. Ciò non significa che le informazioni non possano contenere tonalità o colorazione. I paesi del terzo mondo sono caratterizzati dall’acquisizione indiretta di conoscenze. Gli analfabeti ei poveri, inaccessibili ai mass media, sono informati da rappresentanti della società più alfabetizzati. Un esempio è la propaganda di partito del 1917. In questo momento, le alte idee di uguaglianza, trasmesse dai giornali bolscevichi, furono portate all’attenzione di lavoratori e contadini analfabeti in una forma che potevano comprendere: porta via, dividi, distruggi.

Ideologico. Il giornalismo offre l’opportunità di consolidare un certo tipo di comportamento nella società, per creare uno stereotipo comportamentale appropriato nella mente di ogni individuo. Questa funzione è in grado di creare opinione pubblica e influenzare la coscienza pubblica. Ad esempio, una storia poliziesca in prima pagina con immagini delle conseguenze della violenza può essere utilizzata per creare l’impressione che il mondo di oggi sia desolato e disfunzionale.

Culturale ed educativo. Un modo interattivo per dare a un individuo l’opportunità di imparare qualcosa di nuovo, il processo di apprendimento ha un effetto benefico su una persona. Può scegliere autonomamente la direzione culturale ed educativa che arricchirà il suo mondo interiore e aumenterà il suo livello intellettuale. La funzione del giornalismo può essere mirata ad ampliare i confini degli interessi del pubblico. Ad esempio, programmi su viaggi, teatro e musei introducono lo spettatore al vero patrimonio culturale della civiltà.

Metodologico. Il principio principale di questa funzione è quello di far conoscere all’utente informazioni, conoscenze enciclopediche e pubblicità. Ciò consente a una persona di svilupparsi a livello informativo, migliorando metodologicamente. La pubblicità può informare l’individuo sui nuovi prodotti, ma alcuni di essi potrebbero non essere di ottima qualità e formare false esigenze.

Organizzativo. Questa funzione riflette il rapporto dei media con le organizzazioni sociali. Forma di manifestazione: caratteristiche delle attività dei funzionari in relazione all’adempimento dei loro doveri nei confronti della società.

Ricreativo. In precedenza, questa funzione era considerata secondaria. Ma il desiderio dell’individuo di relax, divertimento, intrattenimento è abbastanza forte. Alcuni canali fanno di questa caratteristica la loro caratteristica principale, ottenendo valutazioni elevate. Ma parlare del pubblico in ogni cosa non è professionale. Un buon indicatore è quando la funzione dell’intrattenimento sfocia in una funzione culturale ed educativa.

Funzionalità e interazioni del sistema

Il sistema delle funzioni del giornalismo è caratterizzato dalla preoccupazione per l’individuo, il suo sviluppo spirituale e ideologico, condizioni sociali degne. La loro attuazione dipende dal “fattore umano”. Sui giornali e in TV si possono osservare materiali che contengono l’intero insieme delle funzioni. Per tutti i mass media, le funzioni del giornalismo sono comuni, ma vengono attuate attraverso il prisma delle posizioni che i giornalisti scelgono. Diverse opere possono essere della seguente natura:

multifunzionale – quando il materiale è rappresentato da tutte le funzioni, anche se debolmente espresse;

dominante – quando una certa funzione è il tema principale, possono essere presenti anche altre, ma in piccola misura;

polifunzionale – quando tutte le funzioni sono implementate allo stesso modo.

Il sistema del giornalismo è soggetto a modifiche dovute allo sviluppo della scienza e della tecnologia, alla trasformazione dei vecchi e all’emergere di nuovi canali di trasmissione delle informazioni, ai cambiamenti nei gusti e nelle esigenze del pubblico.

La discussione sull’insieme delle funzioni del giornalismo come specifica base professionale è una certa costante dei tentativi scientifici di creare una teoria unificata e globale che tenga conto di tutta la multidimensionalità di questo tipo di attività professionale nella società. L’approccio delle scienze politiche, a nostro avviso, ignora gli aspetti molto essenziali sia del giornalismo stesso che delle attività reali dei giornalisti, principalmente perché il fattore della soggettività rimane di fatto in secondo piano. In parole povere, sia la personalità del giornalista stesso che la personalità del potenziale consumatore della sua creatività informativa sono escluse dall’ambito di considerazione. Metodologicamente, il ruolo socio-ruolo caratteristico sia del sistema mediatico nel suo insieme che del giornalismo come tipo specifico di attività sul territorio che non ignora le funzioni estetiche e ricreative aiuta a superare metodologicamente questa situazione.

Notiamo anche che con un’interpretazione ampia dell’insieme delle funzioni del giornalismo, una funzione così dominante nella pratica mediatica come quella economica rimane al di fuori della nomina. Dal punto di vista della maggior parte dei teorici, non è un’attività di definizione degli obiettivi di giornali, riviste, canali TV, stazioni radio, ecc. La pratica effettiva, come mostreremo di seguito, indica il contrario. Sono gli interessi commerciali dei proprietari, fondatori e gop-manager dei media che determinano il loro contenuto. Diventa tanto più vario quanto più vasto è il pubblico a cui è destinato. Allo stesso tempo, la specifica varietà di funzioni rivela la varietà organica di interessi personali che unisce il creatore del prodotto informativo e il suo destinatario.

Dal punto di vista della psicologia sociale, è abbastanza comprensibile che una volta formate le preferenze di lettori, ascoltatori, spettatori siano supportati non solo dalle abitudini delle persone, ma anche dal contenuto giornalistico creato stesso come un modo creativo per stabilire la comunicazione. Qui entra in gioco la legge dell’interconnessione dialettica delle componenti nella classica dicotomia aziendale “offerta – domanda”.

La comunicazione effettuata dai media tra i singoli membri della società predetermina il loro status nella società stessa. Nonostante il fatto che la stessa sfera dei media sia ormai definita come un’intera industria di produzione di contenuti specifici e descritti.

L’elenco di cui sopra delle funzioni del giornalismo è molto generalizzato e di natura “media”. In effetti, per un tipo di media, alcune funzioni sono più caratteristiche, per un altro, altre. Ad esempio, i ruoli sociali di un giornale socio-politico e di una rivista per bambini sono molto diversi. Inoltre, nell’ambito di un (qualsiasi) tipo di media ci sono media diversi, spesso dissimili. Pertanto, una pubblicazione socio-politica può concentrarsi nelle sue attività sulla promozione aperta di determinate idee e l’altra sulla ricchezza di informazioni o su un’analisi equilibrata e completa.

Naturalmente, non sempre e non tutti i mass media in pratica adempiono in modo soddisfacente alle funzioni sociali del giornalismo. Alcuni media sono di scarsa utilità per la società. Ciò accade, ad esempio, quando un giornale o un programma TV viene realizzato in modo non professionale, senza un approccio creativo, di conseguenza è noioso, monotono, disinformativo e semplicemente non è interessante da leggere (guardare).

Tuttavia, notiamo che tali fenomeni dannosi, in realtà, non hanno nulla a che fare con il vero giornalismo. Dopotutto, come già accennato, i veri giornalisti hanno a cuore gli interessi della società. Le persone che sono pronte a trascurare questi interessi per il proprio tornaconto personale non hanno più il diritto di essere chiamate giornalisti.

Il giornalismo è la professione di raccogliere, analizzare e presentare notizie e attualità. I giornalisti sono le persone che ricercano storie, intervistano le persone per avere il loro punto di vista su una storia, scrivono articoli su quelle storie e le pubblicano.

Il giornalismo è un processo che comprende quattro parti: raccogliere informazioni dalle fonti, analizzare tali informazioni per accuratezza e rilevanza, scrivere articoli con un punto di vista o prospettiva su quelle storie e pubblicare quegli articoli.

Il giornalismo funziona come un importante controllo del potere perché fornisce alle persone un modo per tenere traccia di ciò che sta accadendo nel mondo. Aiuta anche a ritenere responsabili coloro che detengono il potere fornendo trasparenza nelle azioni del governo. Il giornalismo può essere utilizzato come strumento di cambiamento sociale aumentando la consapevolezza su questioni o ingiustizie che altrimenti non potrebbero essere notate da

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L’etica e gli standard del giornalismo sono principi etici del giornalismo professionale, noti come “codice d’onore” del settore, che sono formulati in varie forme nelle organizzazioni dei media e nei sindacati. L’etica professionale non è legalmente formalizzata, ma nondimeno conosciuta e chiaramente enunciata, adottata dai media e approvata dalla società.

Riguarda principalmente la veridicità delle informazioni, la loro accuratezza e obiettività.

Un fattore essenziale è ridurre al minimo il possibile danno reputazionale agli oggetti di pubblicazione.

In Europa, attribuiscono particolare importanza alla gestione attenta delle informazioni che possono essere interpretate come discriminatorie in termini di parametri nazionali, confessionali o medici.

Il nuovo giornalismo e il giornalismo gonzo negano i concetti base della professionalità.

Gli esperti ritengono che l’etica professionale di un giornalista come campo scientifico indipendente si formi sull’orlo dell’etica generale e della scienza del giornalismo.

Morale del giornalismo

La moralità spinge una persona a scegliere valori spirituali e comportamenti appropriati proprio perché si basa sulla coscienza – un sentimento morale, in cui l’autovalutazione della conformità delle azioni alle norme morali adottate nella società e trasformate in credenze interne è riflesso. Cedendo alla coscienza, il giornalista perde la sua umanità, personalità, significato sociale. Gli aspetti morali dell’attività giornalistica stanno attirando l’attenzione dell’opinione pubblica perché, in condizioni di permissività, sono diventati più frequenti i tentativi di utilizzare i media per scopi personali. Molte pubblicazioni di vario tipo e livello si distinguono per una bassa cultura della polemica, distorcono i pensieri degli oppositori e mostrano una grande ostilità nei confronti delle opinioni altrui. La professione conferisce al giornalista il diritto e il dovere di amministrare, in nome della società, un giudizio morale pubblico sui fenomeni che causano interesse comune. Pertanto, è chiaro che la morale giornalistica può essere vista sia come una forma di coscienza pubblica sia come uno stato soggettivo dell’individuo.

Doveri etici e morali di un giornalista

La libertà di parola e di espressione è parte integrante delle attività di un giornalista. Servire gli interessi delle autorità o dei fondatori, e non la società, è una violazione dell’etica del giornalista. Un giornalista rispetta la privacy di una persona. Ciò non esclude il suo diritto a un’inchiesta giornalistica relativa a determinati eventi e fatti che hanno un suono pubblico e sono volti a proteggere gli interessi della società e dell’individuo. La copertura del processo deve essere imparziale nei confronti dell’imputato. Un giornalista non può definire criminale una persona finché una decisione giudiziaria pertinente non è entrata in vigore. I sondaggi giornalistici dei cittadini non dovrebbero essere fabbricati per ottenere un risultato predeterminato. Il giornalista è obbligato a fare tutto il possibile per correggere qualsiasi informazione diffusa, se si scopre che non è vera. Il giornalista non utilizza metodi illegali e indegni per ottenere informazioni. Come sapete, una fonte di informazione per un rappresentante dei media è una persona che ha il diritto costituzionale di scegliere se comunicare o meno con un giornalista. Non puoi intimidire l’interlocutore, provocarlo, offrire tangenti. Tutto questo non solo è illegale, ma anche “moralmente brutto”. Se una persona si rifiuta di fornire questa o quell’informazione, non sarebbe male ascoltare la sua opinione riguardo al rifiuto. A volte il motivo dell’indifferenza verso un giornalista è il comportamento non etico dei suoi colleghi della redazione che hanno precedentemente visitato la persona. Questo problema può essere risolto solo attraverso un “comportamento ragionevole” e il rafforzamento della fiducia. In questo caso, la tecnica dell’imitazione è efficace: il trasferimento dell’attenzione di una persona da un oggetto all’altro. Non a caso il magnate francese dei media Robert Gerson, proprietario di molti media urbani e provinciali in Francia, ha iniziato le sue osservazioni conclusive in un seminario ad Angers sui “problemi etici” affermando che “la leva principale dell’etica è la psicologia . Da essa dipende non solo l’esistenza stessa dell’etica, ma il giornalismo in generale”. Infatti, tutta la catena dei rapporti tra un giornalista e il suo interlocutore si basa sull’aspetto psicologico.

Standard

Organizzazioni internazionali e regionali, che comprendono 400.000 giornalisti in tutto il mondo, si sono unite dopo incontri consultivi tenuti sotto l’egida dell’UNESCO nel 1978.

I Principi Internazionali sono stati adottati in riunioni consultive di un certo numero di organizzazioni tra il 1978 e il 1983. Si tratta dell’Organizzazione Internazionale dei Giornalisti (JOI-IOJ), della Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ-IFJ), dell’Unione Cattolica Internazionale della Stampa (UCIP), della Federazione Latinoamericana dei Giornalisti (FELAP), della Federazione Latinoamericana dei Lavoratori della Stampa (FELATRAP), la Federazione dei giornalisti arabi (FAJ), l’Unione dei giornalisti africani (UAJ), la Confederazione dei giornalisti dell’ASEAN (CAJ).

La Federazione internazionale dei giornalisti non ha partecipato all’incontro finale a Parigi nel novembre 1983, dove è stato adottato questo manifesto.

Le regole generali sono descritte in documenti come la “Dichiarazione internazionale di principi sulla condotta dei giornalisti” (adottata dal Congresso della Federazione internazionale dei giornalisti nel 1954 e rivista alla sessione del Congresso IFJ nel 1986) e “International Principi sull’etica professionale dei giornalisti” (adottato in una riunione di consultazione delle organizzazioni giornalistiche internazionali e regionali a Parigi il 20 novembre 1983).

Il secondo incontro consultivo (a Città del Messico nel 1980) ha approvato la Dichiarazione dell’UNESCO sui principi fondamentali per il contributo dei media al rafforzamento della pace, alla comprensione internazionale, allo sviluppo dei diritti umani e alla resistenza all’apartheid, al razzismo e agli appelli alla guerra.

Al quarto incontro di consultazione del 1983 (a Parigi ea Praga) si concretizza il ruolo che “l’informazione e la comunicazione svolgono a livello nazionale e internazionale, vista l’accresciuta responsabilità sociale dei media e dei giornalisti”.

I principi dell’etica professionale sono stati sviluppati lì:

Principio n. 1. Il diritto dei cittadini a un’informazione accurata

Principio 2. La cronaca oggettiva è dovere di un giornalista

Principio n. 3. Responsabilità sociale di un giornalista

Principio n. 4. Integrità professionale di un giornalista

Principio 5. Accesso pubblico alle informazioni e partecipazione ai media

Principio 6: rispetto della privacy e della dignità

Principio 7. Rispetto dell’interesse pubblico

Principio 8. Rispetto dei valori universali e della diversità culturale

Principio 9. Lotta contro le guerre e altri mali che minacciano l’umanità

Principio n. 10. Sviluppo di un nuovo ordine mondiale dell’informazione e della comunicazione:

Un giornalista lavora nel mondo moderno in condizioni di progresso verso nuove relazioni internazionali in generale e un nuovo ordine informativo in particolare. Come parte del Nuovo Ordine Economico Internazionale, mira alla decolonizzazione e alla democratizzazione nel campo dell’informazione e della comunicazione, sia a livello nazionale che internazionale. La pacifica convivenza tra i popoli e il pieno rispetto della loro identità culturale sono chiamati a fungere da base per il nuovo ordine. Il dovere di un giornalista è quello di contribuire alla democratizzazione delle relazioni internazionali nel campo dell’informazione, in particolare, per proteggere e sviluppare relazioni pacifiche e amichevoli tra paesi e popoli.

Moralità professionale

La moralità professionale è ridotta alla specificazione degli standard di moralità generalmente accettati in relazione al lavoro di giornalista, tenendo conto della peculiarità del ruolo sociale di questa professione e regola il comportamento di un giornalista.

La comunità giornalistica, per definizione, è considerata portatrice dell’atteggiamento verso comportamenti socialmente utili, pertanto, un senso professionale del dovere regola il comportamento di un operatore dei media.

Etica del servizio

L’etica dei rapporti di servizio non è la stessa cosa dell’etica professionale. Il giornalista, idealmente, non dovrebbe dimenticare il prestigio della professione, rispettare gli standard dei rapporti editoriali e l’editore deve rispettare il diritto a un rifiuto motivato dell’incarico.

Giornalismo sul libretto degli assegni

Il “giornalismo da libretto degli assegni” è la pratica di acquisire diritti esclusivi per pubblicare materiale sensazionale (principalmente i ricordi di criminali, amanti di dignitari, ecc.). Ad esempio, Ten News ha pagato a Douglas Wood 400.000 dollari per la sua storia di come è stato rapito e tenuto in ostaggio in Iraq. Questa pratica è considerata una violazione della libertà di stampa e di parola, poiché pone su basi diseguali le pubblicazioni concorrenti, impedendo loro di ottenere materiale esclusivo per mancanza di fondi.

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I siti di scommesse non AAMS cercano laureati in giornalismo https://www.funize.com/i-siti-di-scommesse-non-aams-cercano-laureati-in-giornalismo/ https://www.funize.com/i-siti-di-scommesse-non-aams-cercano-laureati-in-giornalismo/#respond Tue, 07 Dec 2021 12:55:23 +0000 https://www.funize.com/?p=167 Negli ultimi anni il successo dei bookmaker online è cresciuto esponenzialmente. Basti pensare che inizialmente nessuno conosceva questo mondo e in pochissimi anni le persone…

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Negli ultimi anni il successo dei bookmaker online è cresciuto esponenzialmente. Basti pensare che inizialmente nessuno conosceva questo mondo e in pochissimi anni le persone che nel mondo utilizzano i bookmakers per piazzare delle scommesse sono ormai diversi milioni. Allo stesso tempo sono nati anche moltissimi siti di scommesse per far avvicinare sempre di più gli scommettitori in questo mondo.

Oggi però per imporsi sul mercato e differenziarsi dalla concorrenza, i bookmaker italiani sono alla ricerca di esperti editor di blog in grado di creare dei contenuti unici che possano attirare l’attenzione dei lettori.

Questa è sicuramente una delle posizioni lavorative tra le più ricercate in questo momento. Vediamo di cosa si occupa l’editor di blog.

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Cosa fa l’editor di blog?

L’editor di blog è una persona in grado di scrivere dei contenuti sul web che possano attirare l’attenzione. Deve avere quindi delle ottime doti di scrittura, deve essere in grado di effettuare delle ricerche autonomamente e sviluppare dei contenuti che siano originali. Un editor di blog deve quindi avere delle doti di comunicazione persuasiva e di chiarezza. Deve utilizzare un linguaggio facilmente comprensibile a tutti anche per spiegare i concetti più complessi.

Sono queste le caratteristiche principali di un buon editor di blog. Ovviamente, devono essere evitati gli errori grammaticali. Commettere degli errori di questo tipo in un lavoro di questo genere potrebbe essere davvero negativo. Ecco perché occorre avere anche una perfetta padronanza della lingua e di tutte le regole grammaticali.

L’editor di blog si deve anche accertare che tutte le informazioni inserite all’interno dell’articolo corrispondano realmente al vero. Se così non fosse, il sito in cui viene pubblicato l’articolo perderebbe di credibilità nei confronti dei suoi utenti. La fiducia di quest’ultimi nei confronti delle informazioni del sito diminuirebbe istantaneamente.

Una delle capacità che viene richiesta negli ultimi tempi ad un editor di blog per bookmakers è la conoscenza della SEO. Per SEO si intende la Search Engine Optimization. Questa non è altro che una disciplina in grado di ottimizzare i processi di ricerca attraverso l’utilizzo di apposite keyword e la strutturazione dell’articolo in un determinato modo.

Come diventare un esperto SEO?

Per diventare un esperto SEO è necessario effettuare degli studi approfonditi su questo argomento nello specifico. Questo significa che è consigliabile acquistare un libro che tratti dell’argomento oppure semplicemente vedere dei videocorsi su questo determinato argomento. Le nozioni da comprendere sono davvero molte, tuttavia una volta assimilate sono davvero molto importanti per chi decide di lavorare sul web.

Ricordati che i bookmakers che sono alla ricerca di editor per il loro blog, vogliono che collabori con loro qualcuno che sappia realmente scrivere dei contenuti originali, che possa effettuare una ricerca autonoma di parole chiave e che possa far emergere i loro siti. Questo è possibile solo con un lavoro accurato e prolungato nel corso del tempo. Per ottenere dei risultati a livello organico infatti si dovrà attendere anche diversi mesi o anni. Se si lavorerà però con diligenza questi arriveranno.

Informarsi su tutto ciò che riguarda la SEO significa avere anche più possibilità di essere assunti, semplicemente perché il bookmaker non dovrà spendere molto tempo nella formazione in questo modo. Assumere una persona già formata è completamente diverso rispetto all’assunzione di una persona ancora da formare.

Infatti il bookmaker che ha effettuato l’assunzione avrà già, in questo modo, del personale preparato in grado di svolgere i suoi compiti al meglio. In Italia purtroppo ancora sono in pochi coloro che sono esperti in questo ambito, ecco perché le opportunità di lavoro in questo ambito sono davvero molte.

Bisogna essere dei giornalisti?

Per lavorare come editor di un blog non è necessario essere dei giornalisti, quindi non occorre essere iscritti all’albo. La figura dell’editor di blog infatti non è quella di un giornalista che dà delle news su alcuni avvenimenti all’interno della società in cui vive. L’editor di blog crea dei contenuti con l’obiettivo di pubblicizzare e far crescere il sito, quindi non solo per scopo informativo ma anche per scopo commerciale.

La scrittura quindi in questi casi può essere anche ben diversa da quella adottata da un giornalista. Si possono utilizzare degli slang giovanili, si può dare del “tu” al lettore o ancora parlare nello specifico dei suoi bisogni per dare poi una soluzione ad essi. Questo è il modo di lavorare di un editor professionista.

Ad esempio un bookmaker potrebbe avere la necessità di pubblicizzare le sue nuove promozioni anche attraverso degli elementi testuali oppure l’editor di blog potrebbe trattare argomenti riguardanti la grande varietà di eventi disponibili sul sito di scommesse stesso. Potrebbe essere anche richiesta dal bookmaker la scrittura di informazioni tecniche inerenti al sito stesso, come ad esempio quelle riguardanti i vari metodi di pagamento disponibili su di esso.

Oggi i giovani italiani hanno la possibilità di trasformare la passione per la scrittura in un vero e proprio lavoro ed interfacciarsi con nuove realtà in continuo sviluppo e mutamento.

Perché lavorare per un bookmaker?

I siti scommesse sportive senza licenza AAMS si evolvono con la stessa velocità del mercato. Proprio per queste ragioni si avrebbe la possibilità di lavorare in un ambiente altamente innovativo e in continua evoluzione. Questi sono dei dettagli da considerare, soprattutto in un’ottica di lungo periodo. Lavorare in un ambiente piacevole è sicuramente un’ottima scelta. Infatti le giornate di lavoro non saranno così pesanti e soprattutto si vivrà a stretto contatto con lo sport e tutto ciò che concerne questo mondo. Sono molte le persone che farebbero di tutto per entrare a lavorare in queste aziende.

Oggi diventando un editor tutto questo è possibile. Non ti resta che ricercare l’offerta di lavoro che faccia davvero al caso tuo e candidarti. Potresti fare un lavoro anche altamente remunerativo nel corso del tempo e vivere dei momenti davvero molto piacevole. Sicuramente un punto a favore, ma non fondamentale, potrebbe essere quello di conoscere più di una lingua. Quindi cerca di formarti con continuità e tutti i traguardi saranno più semplici da raggiungere.

Lo stipendio medio di un editor in Italia è di circa 2000€ al mese ma questo può variare anche in base alla zona in cui si trova l’azienda e all’esperienza dell’editor. Un editor con partita iva con molta esperienza potrebbe raggiungere mensilmente delle cifre anche superiori ai 5000€ mentre un editor con poca esperienza cifre che si aggirano intorno ai 1200€. Con il passare del tempo, come avrai capito, le possibilità di guadagno potrebbero aumentare davvero drasticamente. Adesso quindi tocca a te continuare a formarti e differenziarti dagli altri, puoi fare davvero la differenza se agirai in questo modo e ti presenterai in modo adeguato alle aziende che ricercano questo ruolo.

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Quali sono i modi per avviare una carriera giornalistica? https://www.funize.com/quali-sono-i-modi-per-avviare-una-carriera-giornalistica/ https://www.funize.com/quali-sono-i-modi-per-avviare-una-carriera-giornalistica/#respond Mon, 06 Dec 2021 08:10:54 +0000 https://www.funize.com/?p=162 Molte persone si chiedono: “Come si diventa un giornalista?“. La vita non ci regala nulla, ma allo stesso tempo tutto è possibile. Si può diventare…

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Molte persone si chiedono: “Come si diventa un giornalista?“. La vita non ci regala nulla, ma allo stesso tempo tutto è possibile. Si può diventare ciò che si vuole, se lo desideriamo realmente. Ogni professione che si vuol intraprendere richiede un inizio da cui incominciare. Un vero e proprio punto di partenza. Dopo aver trovato ciò, bisognerà proseguire come in una scala. Per avanzare di gradino, si dovrà compiere uno sforzo. Quest’ultimo dipenderà soltanto da noi e dall’impegno che ci mettiamo.

Pertanto, la domanda più corretta da porsi è: “Quali sono i modi per iniziare una carriera giornalistica?“. Questo quesito è piuttosto interessante. Tutti coloro che amano la scrittura desiderano saperlo. In particolar modo, chi intende trasformare questa passione in una professione.

In effetti, il lavoro del giornalista è piuttosto affascinante. Questa professione richiede di scoprire le notizie più interessanti, trasmettendo la realtà dei fatti. Tutto ciò utilizzando come mezzo la stampa, cartacea o digitale che sia.

Chi svolge questa professione è colui o colei che esegue il proprio lavoro in maniera continuativa. Per avviare una carriera giornalistica, bisognerà intraprendere un percorso ben preciso. In esso, è previsto anche l’iscrizione ad un ordine professionale. Quest’ultimo è chiamato “Ordine dei Giornalisti”.

In questo articolo, spiegheremo nel dettaglio quali sono i passaggi da seguire per avviare una carriera giornalistica.

Come avviare una carriera giornalistica in Italia?

Se il tuo sogno è quello di diventare un giornalista professionista, sei capitato nel posto giusto! Avviare una carriera giornalistica in Italia non è semplice, ma nemmeno impossibile! Il primo consiglio è quello di continuare nella lettura. Ci sono altre cose da sapere per intraprendere questo percorso. Pertanto, andiamo a vedere insieme tutto ciò che ti servirà conoscere a riguardo!

Definizione di giornalista professionista

Il giornalista professionista è quella figura facente parte del settore dell’informazione. Questa figura professionale si occupa di:

  • Scoprire;
  • Analizzare;
  • Descrivere;
  • Scegliere notizie.

Successivamente, bisognerà diffondere le notizie raccolte.

Le notizie saranno divulgate con redazioni di articoli, reportage, inchieste editoriali per testate giornalistiche. I mezzi con cui le notizie saranno divulgate sono: Internet, televisione, radio o carta stampata.

Quali sono le mansioni del giornalista?

I compiti del giornalista professionista sono vari. Essi sono attività quotidiane che questa figura professionale dovrà eseguire. Vediamo insieme quali!

  • Eseguire un’indagine dettagliata su una storia;
  • Trovare nuovi contatti;
  • Intervistare le persone dal vivo o dal telefono;
  • Partecipare alle conferenze stampa;
  • Registrare gli incontri svolti e le interviste eseguite;
  • Scrivere l’articolo in modo che risulti interessante agli occhi del lettore.

Il percorso da seguire per diventare un giornalista professionista

Adesso possiamo spiegare meglio in cosa consiste il percorso. Per diventare un giornalista, dovrai:

  • Svolgere un praticantato di 18 mesi;
  • Eseguire un esame di stato.

Per accedere all’Ordine dei Giornalisti, saranno richiesti alcuni requisiti. Tra cui:

  • Un titolo di studio;
  • Nessun precedente penale;
  • Disporre di una cittadinanza italiana;
  • Versare una tassa per la concessione governativa.

Come funziona il praticantato da giornalista?

Ancor prima di iscriversi all’Ordine, dovrai svolgere 18 mesi di praticantato per una qualsiasi testata giornalistica. Dunque, dovrai iscriverti ad un registro di praticanti. Il praticantato da giornalista è un periodo di tirocinio. Esso dovrà essere certificato da una dichiarazione effettuata dal direttore della redazione.

Un altro elemento importante è un corso di formazione promosso dai Consigli Regionali dell’Ordine o dal Consiglio Nazionale.

L’esame di Stato per diventare un giornalista

Successivamente, un passaggio obbligatorio da seguire per diventare un giornalista è compiere un esame di stato. Esso non potrà essere sostenuto da coloro che non abbiano compiuto 21 anni. Questo esame ha la durata di 8 ore ed è composto in:

  • Un primo scritto: dovrai effettuare una sintesi di un articolo scelto dai commissari. Il massimo delle battute da utilizzare sono 1800;
  • Questionario: esso contiene varie domande di attualità. Esso è finalizzato per comprendere il tuo livello di cultura in ambito economico, sociale e politico. Nel questionario, sono presenti domande sulle regole della professione;
  • Il secondo scritto: qui, svolgerai una redazione su un articolo di attualità. Il limite di battute è di 2700;
  • Un’orale: le domande poste riguarderanno tematiche di vari ambiti.

Se supererai l’esame, potrai iscriverti all’Ordine dei Giornalisti. Quest’ultimo è suddiviso in varie categorie di giornalismo. Pertanto, è doveroso riconoscere la differenza tra giornalista professionista e pubblicista.

Nel primo caso, il professionista esercita il proprio lavoro in maniera continuativa ed esclusiva. Il caso, invece, del pubblicista è ben diverso. Infatti, egli svolge un’attività giornalistica retribuita e non occasionale.

Quale facoltà scegliere per diventare giornalisti?

La domanda più frequente su come diventare un giornalista è: “Quale facoltà devo scegliere?“. In realtà, non esiste una vera e propria facoltà da scegliere per intraprendere questa carriera. Non ci sono delle specifiche indicazioni fornite dall’Ordine dei Giornalisti a riguardo.

Ciò che possiamo dirti è che esistono delle facoltà che pongono delle buone basi. Esse ti permetteranno di avere le giuste competenze per intraprendere questa carriera.

I Corsi di Laurea di cui parliamo sono:

  • Laurea Triennale in Scienze politiche e Relazioni internazionali;
  • Corso di Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali.

Corso di Laurea Scienze Politiche e Relazioni Internazionali

Il percorso di laurea in questione ha un obiettivo ben specifico. Quest’ultimo è quello di trasmettere ai suoi studenti delle conoscenze metodologiche e scientifiche. Esse sono basate su una formazione di tipo multidisciplinare e interdisciplinare. Gli ambiti su cui porre queste basi sono: giuridico, economico, storico, sociologico e linguistico. Il percorso di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali ha la durata di tre anni. Le attività presenti in questo corso riprendono diversi settori. Ad esempio: ambito storico, filosofico, giuridico, economico-sociale, sociologico.

Gli sbocchi professionali di questo corso sono molteplici. Infatti, grazie a questo corso potrai intraprendere anche strade diverse da quelle del giornalismo. Con la laurea triennale conseguita in questa facoltà, potrai svolgere molte attività. Avrai la possibilità di eseguire attività professionali e politiche all’interno di istituzioni pubbliche. I livelli a cui puoi accedere possono essere: locale, nazionale, sovrannazionale. Per di più, potrai inserirti nelle aziende legate a settori giornalistici ed editoriali. Potrai svolgere ruoli all’interno di strutture preposte a relazioni consolari.

Insomma, questo percorso ti dà accesso a molte strade. Tra queste, rientra il settore giornalistico.

Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali

Successivamente alla laurea triennale, potrai proseguire i tuoi studi. Per acquisire delle conoscenze più approfondite, potrai intraprendere un corso di Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali.

La magistrale ti ritornerà utile se desideri approfondire tematiche internazionali in ambito: sociale, economico, politico, storico, sociale.

Conclusioni

Avviare una carriera di giornalista professionista richiede molti sacrifici. D’altronde, ogni professione lavorativa è così. È una scalata continua. Una volta raggiunto l’obiettivo, non ti resta che continuare! Come abbiamo detto prima, la carriera di giornalista è piuttosto affascinante! Se desideri intraprendere questo percorso, non ti resta che seguire questi passaggi!

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